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Età legale vs età effettiva: in Italia si va davvero in pensione troppo tardi?

Michaela Camilleri e Mara Guarino

Come ricorda l'ultimo Rapporto Itinerari Previdenziali, una delle grandi criticità del nostro sistema previdenziale è l'elevato numero di meccanismi di anticipo: un'autentica "giungla pensionistica", che ha prodotto (in uno dei Paesi più longevi al mondo) un abbassamento dell'età effettiva di pensionamento di cui spesso non si tiene conto nel dibattito pubblico

Pensioni, la "giungla" degli anticipi

Michaela Camilleri

La Legge di Bilancio per il 2024 ha confermato i canali di anticipo pensionistico già esistenti, rendendo più stringenti i requisiti per l'accesso. Nessuna riforma di sistema, dunque, nonostante una delle maggiori criticità sia proprio l'elevato numero di norme che hanno previsto anticipi: un'autentica "giungla pensionistica"

Un welfare generoso ma insostenibile: perché separare previdenza e assistenza?

Mara Guarino

Sono 157 i miliardi assegnati a oneri assistenziali nel 2022, con una spesa cresciuta del 126% nell’arco di un decennio. Tutto sommato stabile invece quella per prestazioni previdenziali, che vale il 12,97% del PIL: un valore in linea con la media europea ma distante da quello comunicato a Bruxelles. Generando confusione ed esponendo il Paese al rischio di una dura riforma
 

Previdenza, il sistema è sostenibile (purché le età di pensionamento siano coerenti con la demografia)

Mara Guarino

Secondo l'ultimo Rapporto Itinerari Previdenziali, nel 2022 il rapporto attivi/pensionati si è attestato a quota 1,4443: la "soglia della semi-sicurezza" dell'1,5 è ancora lontana ma, nel complesso, il sistema regge e continuerà a farlo, a patto di compiere - in un Paese che invecchia - scelte oculate su politiche attive per il lavoro, anticipi ed età di pensionamento

Una vita da pensionato

Michaela Camilleri

Si discute assiduamente dell'esigenza di introdurre misure di flessibilità che consentano di anticipare il pensionamento. Nonostante la necessità sia evidente e condivisibile, è bene ricordare che sul bilancio del nostro sistema pensionistico gravano ancora le conseguenze di alcune norme del passato che hanno previsto requisiti di enorme favore: una lezione da non dimenticare 
 

Pensioni d'oro, quanto si perde con il ricalcolo

Michaela Camilleri

La proposta sulle cosiddette “pensioni d’oro” depositata alla Camera fissa a 4.500 euro netti al mese (o 90.000 euro lordi annui) la soglia oltre la quale operare il ricalcolo degli assegni. A quanto ammonterebbero i tagli se venisse confermata questa ipotesi? Alcuni esempi di calcolo elaborati dal Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali